Scontro con l'iceberg
Era ancora il 14 Aprile e verso le 23:40 viene avvisato l'avvistamento di un iceberg. Il primo ufficiale Murdoch ordina l'inversione della rotazione di marcia. La nave vira verso sinistra ma pochi secondi dopo la fiancata destra del Titanic urtò contro l'enorme iceberg. Individuazione del problema Difficile era capire quali sarebbero state le conseguenze più gravi ipotizzando le possibili gravità. Come prima cosa furono chiuse le porte stagne. Convinzione dell'affondamento Alle 00:40 l'architetto Thomas Andrews e il comandante Smith realizzano che il Titanic sarebbe affondato in meno di due ore. |
Calata delle prime scialuppe
Alle 00:45 viene calata in mare la prima delle 32 scialuppe di capienza 60 persone, ma con effettivamente solo 28 persone a bordo. La seconda con addirittura solo 12 persone. Per mantenere la calma fu ordinato ai musicisti, che poi morirono tutti, di suonare. La nave aveva già imbarcato più di 25 milioni di litri d'acqua. Panico Quando la situazione iniziò a farsi critica, venne lanciato l'odine "Si salvi chi può". Pendenza di 30° La prua della nave era completamente sommersa mentre la poppa aveva formato con la superficie dell'acqua un angolo di 30° verso 02:10. Pochi minuti dopo il circuito elettrico si interruppe mentre alcuni fumaioli iniziarono a staccarsi. La gente piuttosto di saltare nell'acqua gelida cercò di risalire verso la poppa sperando disperatamente di rimanere in vita. |
Distacco della poppa
Una delle fasi più paurose fu quando la poppa arretrò verso la superficie dell'acqua distaccandosi completamente dal resto della nave. La poppa in verticale Chi si immaginerebbe una nave di quelle dimensioni posizionarsi verticalmente. Fu così. Rimase in quella posizione per qualche minuto per poi sprofondare facendo saltare l'aria che era all'interno. Affondamento Alle 02:20 anch'essa era affondata e in cinque minuti raggiunse il fondale dell'oceano. |
Futuro del relitto |
Le conseguenze che il relitto, ormai sul fondale oceanico da più di 100 anni, non promettono bene. Già poco dopo il ritrovamento si pensava che poteva essere riportato in superficie, ma l'idea non andò a buon fine perché non ne veniva visto il bisogno. Gli organismi decompositori che si nutrono di ferro stanno letteralmente divorando lo scafo del Titanic e dopo cento anni dall'affondamento si stima che il 20% della prua sia stato danneggiato proprio da questi organismi. National Oceanic and Atmospheric Administration dichiara che entro i prossimi 50 anni la nave potrebbe collassare sul fondale oceanico, mentre una spedizione del 2012 di National Geographic ha individuato un enorme sitema di dune sabbiose in movimento che, nel giro di 30 anni, potrebbe ricoprire il relitto. Ciò impedirà ai batteri di degradare ancora di più lo scafo, ma impedirà ogni altra spedizione scientifica.
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